In uno dei miei progetti che, previa autentica, presentai all'A.C. La Spezia il 04 febbraio 2002 figurano alcune mie soluzioni volte ad abbattere i livelli di inquinamento.

Non essendo un tecnico specificai da subito di non conoscere la reale applicabilità delle mie soluzioni, di cui demandavo la valutazione a soggetti e organi competenti (in almeno un caso la valutazione comprendeva, difatti, conoscenze e valutazioni di carattere geologico).

A) Nella prima ipotesi suggerii di ridurre i livelli d'inquinamento nei tratti di ingresso ad una galleria cittadina, molto trafficata, attraverso l’eliminazione (per escavazione e appiattimento) delle due salite che portavano ad essa. Escavazione che avrebbe dovuto proseguire, ovviamente, anche lungo tutto il percorso della galleria (il tunnel, cui mi riferivo, era la Spallanzani, ubicata a La Spezia, ma le considerazioni potrebbero valere anche per altre).

Nel caso specifico, pochi mesi dopo i miei suggerimenti, la salita più problematica fu tagliata fuori, trasformando un'altra strada, posizionata allo stesso livello della galleria, da senso unico a doppio senso.

Un tempo, specialmente su quel versante della galleria (lato Stazione Centrale), non si poteva fare a meno di notare che, a partire dalla curva ad U molto stretta di Piazza Garibaldi, che già di per sé costringeva i veicoli a frenare notevolmente la loro andatura, le auto erano poi costrette ad una cospicua e prolungata accelerazione per poter affrontare la salita piuttosto ripida che seguiva e necessaria ad imboccare la galleria. Tutto ciò con inevitabili e pesanti riflessi sulla qualità dell’aria in quell’area.

La soluzione da me indicata avrebbe comportato anche il ricorso a balaustre per delimitare il marciapiede, lungo i palazzi che si affacciano sulla via che conduce alla galleria, visto che la strada sarebbe stata inevitabilmente ad un livello più basso.

Ricapitolando, una soluzione tutto sommato semplice, a cui, però, indipendentemente dalla fattibilità o meno della stessa, credo pochi abbiano mai pensato. Un pò come il caso di quella bambina che, restando in tema di gallerie, suggerii di sgonfiare le gomme ad un tir per riuscire a disincastrarlo.

B) Nella mia seconda ipotesi suggerii di adottare all’interno della stessa galleria (che per buona parte pare avere sopra di sè solo pochi metri di terra) delle vere e proprie canne fumarie, con all’estremità filtri in grado di ripulire l’aria che vi sarebbe passata attraverso, evitando così che l’aria inquinata che vi ristagna all’interno, fosse, a poco a poco, trascinata, lungo le vie d’accesso, dalle auto in transito.

Per quanto riguarda le canne fumarie sarebbe stato utile, se possibile, dotarle lungo il loro percorso di piante riconosciute come “mangia smog”.

C) In un altro punto suggerii di ricorrere, eventualmente, a nastri trasportatori, per trascinare le auto lungo la galleria, alimentati almeno in parte dall'energia elettrica prodotta da pannelli solari da porre al di sopra di essa. E' notizia di quasi dieci anni dopo che presto si sarebbe dato vita alla prima galleria autostradale completamente autosufficiente, grazie a pannelli fotovoltaici.

Riguardo a quanto sopra, segnalo, anche, come, a differenza del 2002, nel 2006 (come si vedrà dall’autentica accessibile nella versione completa) al fine d’incentivare la mobilità a piedi (oltre ad ipotizzare, più per esercizio creativo, la realizzazione di un nuovo e molto più stretto traforo affianco alla galleria Spallanzani ad uso dei pedoni o l’eventuale impiego di seggiovie/ovovie per superare la collina) ipotizzai, più realisticamente, di accorpare a centro strada, i due marciapiedi laterali presenti attualmente nella galleria e ora non percorribili, ad uso finalmente dei pedoni e protetti da una struttura in plexiglass atta a tenerli al riparo dai gas di scarico delle auto.

Una soluzione che, stando al Secolo XIX del 02 gennaio 2015, è molto simile a quanto l’amministrazione spezzina ha appena iniziato a progettare e intenderebbe realizzare a breve (a oltre otto anni di distanza, quindi) con la scelta, anche, di dotarla di un tapis roulant.

D) In un ultimo punto riproposi poi la mia soluzione inerente le pompe di benzina (volta sempre a ridurre i livelli di inquinamento) di cui dovreste aver già letto, o che comunque incontrerete in altra sezione del sito.

segue il link ad un mio documento,
che autenticai nella data il 28 gennaio
2002 (pochi giorni prima, quindi, di
presentare il mio progetto all'A.C.),
che include nella seconda parte la
descrizione delle soluzioni viste
in questa sezione


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segue il link al progetto che presentai
all'A.C. La Spezia il 04 febbraio 2002,
successivamente, quindi, alla mia
autentica nella data


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segue il link ad una mia autentica
dell’ottobre 2006 in cui ipotizzai
di realizzare all’interno della
galleria Spallanzani un percorso
a centro strada ad uso dei
pedoni protetto da una
struttura in plexiglass

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segue un articolo dell'ottobre
2010 che fa riferimento alla prima
galleria capace di soddisfare i
propri fabbisogni energetici
mediante pannelli solari
(soluzione che per certi versi
ipotizzai già nove anni prima)

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nell'articolo che segue, pubblicato
su Focus di Novembre 2008 (quasi
sette anni dopo i miei suggerimenti),
è documentato come l'aria che
soffia sulla collina sia in grado
di risucchiare l'aria calda (nel
mio esempio l'aria inquinata)
e di portarla fuori

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